Arte urbana anamorfica a Cagliari

Il 4-6 settembre sono stata protagonista di un’esperienza formidabile e ne voglio parlare per una volta in italiano!

Sono stata contattata dall’Urban Center di Cagliari. Il loro dinamico team aveva in mente un’opera tridimensionale anamorfica in Piazza del Carmine, crocevia di persone provenienti da varie parte del mondo e tappa fissa per turisti e non solo. L’iniziativa è nata per promuovere la seconda edizione di Smart Cityness, il festival dedicato ai temi dell’innovazione territoriale, della smart city e della collaborazione locale, all’Ex Vetreria di Pirri dal 2 al 4 ottobre

Ho lavorato sul tema proposto di ‘cultura’ (laculturachefarete) creando un disegno di 3,7 x 4,7 metri dal titolo “Fame di Cultura”. Ho voluto concentrarmi sul concetto ‘nutrirsi di cultura’, importante soprattutto a partire dalla prima infanzia. Il disegno raffigura una bimba che tiene un coltello ed una forchetta. Davanti a lei un libro chiuso. Accanto, una civetta, simbolo di conoscenza. La bambina é pronta a cibarsi al ‘banchetto del sapere’ ma per questo le è necessario l’aiuto di un adulto. I segnalibri sono infatti orientati verso lo spettatore, come a realizzare un ponte tra pubblico e immagine, tra gli adulti che guidano alla lettura e i bambini che lo accettano riconoscendone il valore. In piazza c’erano tanti bambini di varie nazionalità, interessati a quello che stavo facendo. È stato bello anche per questo, la location di Piazza del Carmine si è rivelata molto adatta.

L’accoglienza è stata calorosissima sia da parte dell’Urban Center (vorrei ringraziare soprattutto Daniele Gregorini e Adriana Pisanu) che da parte del pubblico. Super ospitalità presso Il Gallo Bianco e deliziose cene al Corso Dodici.

Di seguito alcuni articoli e interviste che riguardano il mio intervento in Sardegna e immagini della mia opera (una di queste è di Andrea Mameli, autore di uno degli articoli che seguono)